martedì 12 maggio 2009

note sugli orali

L'orale si svolgerà nell'unico modo in cui si può svolgere: sulla falsariga del corso di quest'anno (che non è quello dell'anno scorso). Non ha più senso stare a distinguire tra teorico-previdenziale e "completo", dato che (1) uno non è più obbligato a passare per l'orale, (2) saranno due anni che nessuno porta più un programma "completo", (3) ognuno finiva col ritagliare a modo suo. Quindi conservo l'idea di un programma minimo ed uno massimo, all'inizio dell'orale uno mi dice che argomenti devo evitare.
Le dimostrazioni "lunghe" perdono importanza, per la seguente ragione: nove persone su dieci da anni mi riferiscono favolette a memoria piene di cose fuori posto, secondo la logica che "finchè riesco a mettere una parola dietro l'altra sono salvo".
Se una cosa a lezione l'ho detta o scritta, è verosimile che a qualcuno la chieda. Se non l'ho detta o scritta non assumo che uno se la sia preparata per affari suoi. Se ho discusso un certo esercizio, chiedo quello o una variante geneticamente vicina.
Esistono 3 livelli di sufficienza chiaramente individuabili: (1) la sufficienza che è tale solo di nome, per la quale c'è lo scritto, all'orale si va poco lontano. (2) Il livello del "ci si può parlare", che significa autosufficienza al 60 percento, ma capacità di sfruttare input esterni minimi per riempire il 40 restante. Questo significa dal 24 al 27. Poi ci sono quelli ragionevolmente autosufficienti, dal 28 in su. Per quanto riguarda il programma, sarà definito entro fine mese, ma personalmente preferisco il livello alla quantità. Per me uno che la meccanica dimostra di saperla padroneggiare molto bene resta uno da 30 e lode anche se non sa una parola del resto. Uno che su tutto quello che gli chiedo mi racconta fiabe per pietà alla larga.

5 commenti:

  1. Salve, io sono interessato al test scritto per il 18. I due appelli di giugno a cui ci si può iscruvere d'esame comparsi sul sito dell'università sono quelli referenti allo scritto da 18 o all'orale? Inoltre, se uno si scrive al primo appello scritto da 18, in caso di insufficenza, può sostenere il secondo?
    Aspetto una sua risposta grazie.

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  2. Sono gli appelli per lo scritto. Non c'e' saltappello, può tranquillamente venire a farsi la gita e magari come si usa sostenere un altro paio di esami visto che si trova da queste parti. Alla fine, non se la prenda con me se scopre che alla laurea non dà più uno straccio di valore nessuno, è Lei il primo che sta dando l'esempio.

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  3. Il suo discorso con la mia richiesta è completamente fuori luogo. La mia questione era se potevo avere un' altra posibilità in caso di sfortuna al primo appello, non se potevo venirmi a fare un giro, o una gita come dice lei, al primo esame... La sua continua lamentela per come vanno le cose universitarie e la considerazione che la gente ha per una laurea sta diventando monotona. Rispetto al passato le cose sono cambiate: il fattore di possedere una laurea oggigiorno è ormai divenuto quasi un obbligo, se si vuole riuscire a trovare un lavoro che ti permetta di arrivare a finemese...non è più come un tempo, in cui per questo bastava il diploma e la laurea se la prendeva solo chi era realmente interessato alla disciplina. Quindi non continui a stupirsi se si trova davanti gente a cui non frega un accidente delle cose che studia e il cui obbiettivo è possedere in mano il "pezzo di carta"...è la società che, cambiando, ci ha fatto diventare così, e col passare del tempo andrà sempre peggio.
    Cordali saluti.

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  4. Anonimo... ma non troppo26 maggio 2009 alle ore 17:43

    La nostra società ci obbliga ad avere una laurea per arrivare ad avere un lavoro e campare fino a fine mese??? Io non la penso proprio così, riporto il caso di una persona mia coetanea che chiameremo JP. JP ha superato a stento la terza media e ha ripetuto per due anni il primo liceo linguistico (non si è ancora capito perchè abbia scelto quella scuola...). Jp ha poi deciso di lasciare la scuola e di lavorare e ha fatto davvero tutto (barista, commesso, becchino - e non scherzo - e altro ancora. Ora JP è a Malaga e gestisce un locale sulla spiaggia attorniato da belle ragazze spagnole e guadagna molto, molto bene. JP ha solo il diploma di terza media eppure sembra che non se la cavi male...

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  5. Beh, ma la scelta del liceo linguistico è sensata: lì incontri un sacco di ragazze italiane che stanno imparando lo spagnolo, con le quali puoi esercitarti in vista del momento in cui avrai a che fare con ragazze veramente spagnole.

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