giovedì 26 febbraio 2009

seconda e terza settimana

Saltata una lezione (martedi 24 - carnevale). 2x3 ore di esercizi collettivi, il resto lezione sulla cinematica del punto (spazio - velocità - accelerazione), sui moti lineari e circolari, e sulle leggi dinamiche più frequenti: evoluzione lineare, parabolica, sinusoidale, esponenziale. Molto spazio per gli esempi alle differenze finite. AB

24 commenti:

  1. Salve, non sarebbe possibile esporre prima la teoria di alcuni esercizi? Grazie.

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  2. E' dalle 23 (ora è mezzanotte e venti) che sto scrivendo e cancellando risposte alla tua domanda. Ma la realtà è che non so proprio a che domanda sto rispondendo. In altre parole: dove sta ESATTAMENTE il problema? AB

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  3. Non tutti hanno ben solide le conoscenze degli argomenti di Fisica, perchè magari non acquisite dalle scuole superiori, tutto qui.. per qualcuno (o magari solo per me, non so) può risultare molto difficile ragionare su alcuni esercizi.. intendevo questo, ma voleva essere solo una proposta..

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  4. Io immagino che si stia parlando degli esercizi della lezione, non di quelli di questo blog.
    Gli esercizi di giovedi passato erano di livello molto diverso uno dell'altro: è un fatto che alcune persone i primi tre esercizi li avevano risolti dopo mezzora, e quindi ero obbligato, a quel punto, ad assegnare ulteriori esercizi, più difficili dei precedenti.
    L'idea è che ognuno si trovi davanti ad esercizi (1) semplici, (2) difficili o (3) impossibili.
    Idealmente, la categoria "giusta" per imparare sarebbe la (2).

    Naturalmente lo stesso esercizio cade in una categoria diversa per ogni studente. Quando uno si rende conto che per lui un certo esercizio è di categoria (1), farebbe bene a spicciarsi ad allungare il tiro: ad allenarsi sempre in discesa non si vince il tour de france.
    In quest'ottica spiegare in dettaglio le tecniche per risolvere un esercizio è sbagliato: servirebbe solo a far diventare tutti gli esercizi di categoria (1). Il criteri sensati sono (a) variare gli esercizi, in modo che ce ne siano a disposizione di tutte le categorie per tutti, (b) cercare di dare una mano su richiesta (che è quello che faccio).

    Ora si pongono due problemi:

    a) uno è timido o riservato, e quindi non chiederà mai aiuto.
    b) uno è di un livello tale per cui TUTTI gli esercizi che assegno sono impossibili.

    Il blog l'ho messo in piedi per quelli del gruppo (a), sperando che per iscritto le cose siano più semplici. Poi non e' che possa fare molto, salvo avvertirli che li aspetta un mondo MOLTO più affamato di carne umana di quanto possa esserlo io.

    Per il gruppo (b), avrei da far notare che fino ad ora di tutto mi sono occupato fuori che della fisica di un corso del secondo semestre ad ingegneria. Dieci anni fa avrei fatto due ore di esercitazione sui vettori, due ore di lezione ed altre due di esercitazione sulla cinematica, e poi dritti alla dispensa dinamica 1.
    Qui da tre settimane metà degli esercizi è su seni, coseni ed esponenziali, e una buona fetta dell'altra metà su proprietà elementari di derivate ed integrali. Quanta teoria dovrei trattare in materia?
    Cioè, qui il campionato è cominciato da un pezzo, e stiamo ancora in montagna a fare preparazione estiva.

    AB

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  5. Ho provato a fare l'esercizio di pag 17 della dispensa sulla cinematica ma non riesco a capire una cosa.
    All'inizio viene chiesto di calcolare una fantomatica v(t) che io ho interpretato come velocità angolare... al terzo punto però c'è qualcosa che non mi quadra poichè salta fuori un omega che non so a cosa si riferisce. Forse c'è stato un cambio di lettere e con |v| si intende la velocità lineare e con omega quella angolare???

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  6. chiedo venia, non avevo letto bene i dati iniziali del problema

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  7. chiedo venia?!? ma come parli?

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  8. è italiano cerca sul dizionario, sai cosa è un dizionario vero?

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  9. non litigate: "venia" da solo non lo usa più nessuno, ma "chiedo venia" lo usa anche il mio idraulico (anzi, se mai vi servisse un ottimo idraulico...). AB

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  10. Vorrei provare a rispondere alla domanda di oggi, l'ultima che AB61 ha detto che dobbiamo arragngiarci noi a trovare una risp. Ho provato ad analizzare il problema e vorrei provare a dare un abbozzo di risposta, magari è una castroneria (per qualcuno che non sa cosa vuol dire "chiedo venia" castroneria è sinonimo di str...). Secondo me analizzando l'uguaglianza F x = 1/2 m v^2 c'è qualcosa che fa in modo che l'accelerazione che imprimiamo al corpo che solleviamo dal momento che la solleviamo fino al momento in cui ci fermiamo arrivi ad essere una componente nulla ( o qualcosa del genere) e quindi a fare in modo che anche il lavoro sia zero magari analizzando il fatto che c'è la componente gravitazionale che influenza il tutto. L'ho sparata grossa?

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  11. bisogna leggere ATTENTAMENTE l'enunciato del teorema. La risposta è tutta lì. AB

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  12. L'energia cinetica finale è zero, ma comunque del lavoro è stato compiuto.
    Secondo me è perchè bisogna considerare l'istante appena precedente a che l'oggetto si fermi.In questo modo l'energia cinetica ha un suo valore dato da K=1/2 mv^2 con v=velocità finale(quella nel momento prima che si fermi).
    Può darsi?

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  13. "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai x una selva oscura..."

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  14. anchio ci avevo pensato però........

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  15. Ma se proprio non volete leggere l'enunciato, dimentichiamo per un attimo il teorema la domanda eccetera. Io esercito una forza e lui alla fine è ancora fermo. Come è possibile? AB

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  16. Beh il corpo è fermo perchè la forza aplicata quando il mio oggetto è fermo si oppone e annulla la forza di gravità.

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  17. E' possibile che ci siano altre forze (interne o esterne) che compiano lavoro sul corpo, annullando quello compiuto dal braccio rendendo nulla la K iniziale e la K finale?

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  18. Quest' altra forza potrebbe essere la forza di gravità?

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  19. Allora questo problema è tanto banale quanto impossibile, quel che provo a fare è analizzare tutto ciò che ho: so che il teorema delle forza vive mi dice che F*x= delta K, cioè il lavoo compiuto da A a B è uguale alla differenza dell'energia cinetica nel punto b e nel punto a.
    Dunque: inizialmente la velocità è zero e anche alla fine quindi la differenza delta k è zero poichè i due contributi sono zero. Per quanto riguarda le forze nel momento in cui sono in A ho la forza imposta dalla mia mano che uguaglia quella di gravità, nel momento che io aumento questa forza l'oggetto inizia a muoversi e a salire con una forza F(m)-F(g) (F(m)=forza della mano - F(g)=forza di gravità) e poi si ritorna alla situazione iniziale quando il corpo è fermo (ma è salito di una certa altezza). Mi sono spostato e ho applicato una forza, ma allora perchèè non torna la cosa???

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  20. Mi fermo alla 4a riga dell'ultimo commento. NON è vero che il teorema dive che F*x = delta K. Rileggete bene TUTTE le parole dell'enunciato. AB

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  21. Io compio un lavoro quindi se la differenza di energia cinetica è zero vuole dire che c'è un altro lavoro compiuto da un altra forza uguale opposto a quello che compio io. Magari dalla forza di gravita visto che lo il prodotto scalare tra questa forza e lo spostamento è negativo perchè antiparallelo

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  22. Esatto. I lavori sono due, e nell'arco dell'intero gesto finiscono col neutralizzaarsi. All'inizio prevale la mia forza (sennò non si muoverebbe niente), mentre alla fine prevale la gravità, quel tanto che basta ad arrestare il movimento. AB

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  23. Quindi i due lavori si compensano in quanto il lavoro svolto dalla gravità è negativo perchè il cos di 180 gradi è -1. Ecco svelato l'arcano...

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